lunedì 10 febbraio 2014

Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati (B. Brecht)

Io lo so che questo post l'ho già scritto dieci volte, ma questa cosa mi fa venire i travasi di bile.

Sarà che io sono misantropa e asociale (e lo sono) e sopporto l'umanità a dosi sempre più basse, ma vedo intorno una quantità di persone del tutto normali, mediocri come me, ignoranti come me, limitate come me, che sanno fare discretamente una cosa, magari una sola, in maniera del tutto oscura e banale, come tanti altri e che per questo si sentono altrettanti Padreterni scesi a dare il verbo sulla terra. Giganti in mezzo ai nani, che appena si accorgono di un errore altrui si ergono in tutta la loro statura morale e culturale e puntano il dito urlando: HAI SBAGLIATO! È COLPA TUA!
Gente pronta a scagliarsi contro l'altro con toni subito offensivi, umiliando chi gli sta davanti con parole di sdegno, come se mai loro avessero un errore.

Ma siamo rimasti così pochi a pensare di essere dei coglioni?
Perché a me non verrebbe mai in mente di rivolgermi a qualcuno con un tono di superiorità così superbo? e non solo perché la mia mamma mi ha insegnato che è ineducato, ma anche e sopratutto perché mi sentirei ridicola a mettermi in cattedra. Penserei istantaneamente alle milioni di volte in cui IO ho fatto la figura della scema, in cui io sono stata inadeguata, lenta, impreparata.
Sarò complessata, non lo so.
Però ,come regola di vita, io penso che ciascuno di noi dovrebbe farsi un bell'elenco delle 10 peggiori figure della sua vita, e quando gli viene la voglia di giudicare l'operato di un altro, recitarselo a mente.
L'umiltà, che ormai sembra passata di moda insieme alla gentilezza, serve anche a non fare la figura dei coglioni.
I cavalieri della tavola rotonda, non avevano torto.

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