lunedì 23 luglio 2012

Una settimana della vita di qulacun'altro

Finiti, scivolati via in un lampo, questi 5 - dico C I N Q U E -  giorni in splendido isolamento, senza marito nè figlia, tutta sola in centometriquadri che di solito dividiamo in tre.
Una vita fa, avevo una casetta piccola in un quartiere periferico, con una cucina dai mobili rossociliegia, scelta da me, e sul citofono c'era solo il mio cognome. E stare da sola a casa mi sembrava perfettamente normale.
Ero più felice? No.
Ero meno stanca? Parecchio, nonostante facessi orari massacranti.

Cosa ho fatto in questi giorni? un sacco di cose che non facevo da tanto, qui un elenco abbreviato:
  • Ho dormito. Ho dormito ad orari improbabili, svegliandomi di pomeriggio e addormentandomi di mattina; per tempi lunghissimi, aprendo gli occhi da sola quando il sonno era finito. 
  • Ho letto. In santa pace, finendo il capitolo.
  • Ho camminato. Da sola o con qualche amica, per la città, al mio passo, fermandomi a guardare le vetrine, senza preoccuparmi di lasciare sola la bimba, o di dover tornare a fare la cena e senza nessuno che si stufasse a guardare vestiti.
  • Sono uscita la sera. E c'era un sacco di gente. Ma tu pensa...
  • Sono andata al cinema. A vedere un film da donne. E poi al ristorante vietnamita. Senza nessuno a condizionare la scelta del film o a dirmi che il vietnamita non gli piace, e senza l'ansia di dover tornare perchè sennò la bimba fà troppo tardi.
  • Mi sono fermata. Quando volevo. Senza dover fare quei patetici patteggiamenti con te stesso del tipo: "ok, ora svuoto la lavastoviglie, rifaccio il letto e poi mi siedo 5 minuti a riposare."
Tutto insolito, tutto molto divertente, molto cool.

Peccato che appena ho visto mia figlia mi è sembrato che il sole fosse ritornato sulla terra e mi sono chiesta come sono potuta stare anche solo 5 minuti senza di lei.

Il problema della maternità è che ti toglie la possibilità di pensare solo a te stesso, ma te ne toglie anche la voglia.

Fottuto istinto di conservazione della specie...


5 commenti:

HomeRun ha detto...

il quartiere periferico era 500 metri in linea d'aria ... lo sò così non è poetico...

Junkie ha detto...

Cioè .... ci sta un ristorante vietnamita a Roma?!

Propofol ha detto...

Avete colto lo spitiro del post, eh...

Junkie ha detto...

Mia cara, quando sarò di nuovo in zona ti ci porto io al Vietnamita!

Bruce W. ha detto...

passa avanti e non ti curar di loro...

la vita con chi ami e lo stare da solo sono due mondi totalmente diversi... il secondo è cool, come dici te, il primo è TOTALE!

e tuttavia le piccole pause ti permettono di riassaporare la vita cool, e di riapprezzare con rinnovato sentimento la vita familiare!





poi il vietnamita è da provare...
ma ancora di più il siriano-libanese...