martedì 5 ottobre 2010

Cartoni animati

Quando ero piccola io i cartoni animati non erano molto educativi: innanzitutto erano quasi tutti giapponesi - quelli della Disney li vedevi al cinema, e a natale in tv davano Asterix- impregnati di un etica del lavoro e del sacrificio scevra di qualsiasi humor ( Mimì che si allena a pallavolo con le catene ai polsi per rinforzarli: MA PERCHE?! ); i personaggi dei cartoni erano sempre orfani di almeno un genitore, o i più fortunati lo avevano disperso e lo cercavano per tutto il tempo (come Chobin che assomigliava ad un supertele verde mentre la madre era una figa fotonica); come se non bastasse erano tutti trasposti da storie per adulti e le parti  non adatte ai bambini venivano tagliate brutalmente lasciando dei buchi inspiegabili nella trama (perchè Arthur preferisce stare con quel tizio biondo con i baffi invece di tornare da Georgie? )
Oggi invece questi nuovi cartoni sono pieni fino all'orlo di intenti educativi: per esempio c'è la casa di Topolino in cui il topo deve scegliere lo strumento adatto tra quattro alternative di cui l'ultima è sempre lo strumentopolo misterioso (ad oggi la miglior definizione che ho mai trovato del catetere di Swan-Ganz...). Poi c'è l'agente speciale Oso che è un orsetto che spiega ai bimbi come si fanno le cose dividendole in 3 fasi (fase1 : squagliare il fumo, fase 2: mischiarlo al tabacco, fase 3: arrotolarlo nella cartina...); il mio preferito è Manny tuttofare,  nato dalla fantasia di qualche cartoonist frustrato: è falegname, carpentiere, idraulico e fabbro e quando lo chiami arriva subito e ti aggiusta tutto gratis; un personaggio completamente immaginario.
Ah, poi ci sono i numerotti: numeri con occhi e bocca che risolvono dei semplici problemi di logica e aritmetica. Per me però sono troppo complessi: bisogna aspettare che cresca Sofia.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ogni tanto passo a vedere come stai, te e la tua pupetta :-)))

Ciao, Andrea.

Propofol ha detto...

potresti passare anche a casa se passi da questi parti! baci!

Anonimo ha detto...

Non sei proprio sul tragitto casa-lavoro :-(

CosmicMummy ha detto...

una persona che conosco 'esperta' di cartoni animati anni 70/80 mi ha spiegato che i protagonisti sono tutti orfani perchè in giappone avevano sentito molto le conseguenze della 2 guerra mondiale, in particolare le bombe atomiche. non so se è una spiegazione plausibile però.
anche mio figlio è appassionato della casa di topolino, mi costringe a fare il ballettopolo e chiama 'oh toodles!'. trovo però che siano fatti molto bene quei cartoni. e mi piace molto anche handy manny (magari ci fosse uno come lui anche qui!) ma mio figlio invece sembra detestarlo.