lunedì 15 febbraio 2010

Teatro dell'assurdo

Le persone che hanno appena subito un lutto sono, prima ancora che addolorate, travolte dallo shock.
Per questo spesso sono confuse e l'insieme di pratiche e impegni che una morte porta con sè gli sembra spesso insormontabile.
Per esempio, quando è morto mio nonno, una delle persone che amavo di più al mondo, la sera non riuscivo ad arrivare in macchina a casa del mio ragazzo. Giravo in automobile, per strade che conoscevo benissimo senza trovare quella in cui dovevo andare.
E molte altre persone mi hanno raccontato episodi analoghi. Episodi che fuori dal contesto sarebbero veri pezzi comici.
Per esempio ieri un uomo in rianimazione mi ha chiesto cosa sarebbe successo della salma della nonna.
-: "Adesso vengono a portarla in camera mortuaria" ho risposto "domani la potete vedere lì"
-: "ma i funerali possiamo farli domani?"
-: "guardi, non credo proprio domani, perchè per legge devono passare 24 ore dal decesso" ho spiegato
-: "ah, e allora la tengono là?" ha chiesto l'uomo
-: "si, in camera mortuaria." ho ribadito
mi ha guardato esitante
-:" ma non le farà male?"
la mia perplessità sull'interpretazione di questa frase applicata ad una morta si dev'essere vista, perchè ha specificato: "dico, non è che là, all'aria, si rovina?"
Mi si è accesa una lampadina in testa "ah! no, non si preoccupi " e stavo per continuare: la tengono in frigo. Per fortuna mi sono fermata in tempo prima che il dialogo scivolasse completamente nel nonsense, e mi sono limitata a sorridere.
Ionesco non era nessuno...

1 commento:

Gira che ti rigira ha detto...

mia zia: ma non le hanno nemmeno asciugato i capelli!
Io: e allora???? che fa prende il raffreddore???

e per la serie "cose che non faresti mai" io ho succhiatto un ciuccio di una bimba di 2 anni che mi aveva gentilmente offerto il padre. Ero sobria ed avevo 31 anni.