sabato 18 aprile 2009

Post stanco e sconclusionato

A quelli che dicono che tutti i medici sono degli stronzi distaccati vorrei far provare per una sola settimana  il mio lavoro; occuparsi per 12 ore di seguito di altre persone che cercano disperatamente la tua empatia e ti buttano addosso (a ragione, perchè tu sei lì per quello) tutta la loro emotività affinchè tu la disinneschi e la scarichi dalle loro spalle, e tutto questo mentre cerchi di prendere delle decisioni a mente fredda, senza essere troppo apprensivo come se fossero tuoi parenti, nè troppo distaccato come se non fossero niente per te. 

Io amo il mio lavoro, ma alla fine di turni o settimane particolarmente pesanti (come oggi) sento proprio che tutta la mia capacità di relazione con il prossimo è stata completamente prosciugata. 

A volte questo è difficile da accettare per le persone che mi sono vicino e che mi vogliono bene. Non è che io non abbia voglia di stare con loro o anche solo di divertirmi, di uscire di prendere una birra con gli amici di sabato sera, è che più prepotente di tutto questo sento la necessità di isolarmi.

In questi momenti non è che odio l'umanità, ma se sparisse per qualche ora e lasciasse l'universo deserto sento che respirerei un po' meglio.

Ogni volta che sono in questo stato ringrazio il Dio degli anestesisti per aver creato un uomo che è in grado di stare seduto a leggere accanto a me in silenzio e per avermelo fatto incontrare.

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